I MUSTANG
Il Mustang è un cavallo selvaggio, discendente dai cavalli introdotti in America dai conquistadores spagnoli. Il suo nome deriva dal termine spagnolo “mesteño” che vuol dire “senza padrone”, “non domato”.
All’epoca della prima colonizzazione americana ad opera degli Spagnoli, i progenitori di questa razza erano molto diffusi soprattutto nella zona dell'attuale Messico, della California e del Texas. Inizialmente, gli indigeni del Messico, che non conoscevano il cavallo, ne rimasero terrorizzati; presto, però, compresero la grande utilità di questo animale, che poteva essere usato sia in guerra che per la caccia. Dopo essersi procurati alcuni cavalli, cominciarono ad allevarli, selezionando i soggetti migliori e lasciando liberi quelli meno interessanti. Molti cavalli tornarono, quindi, in libertà, formando grossi branchi, che si spostavano attraverso tutto il continente, fino al Canada. Durante i loro spostamenti questi cavalli si incrociarono con altre razze importate negli Stati Uniti.
Quando i coloni americani si lanciarono alla conquista del selvaggio west, nel corso del XIX secolo, cominciarono a catturare i Mustang, soprattutto per utilizzarli nella cura delle mandrie.
Agli inizi del '900 si contavano circa un milione di cavalli, in buona parte selvaggi, soprattutto nell’Ovest degli Stati Uniti. Essi furono selvaggiamente abbattuti per farne cibo per gli animali e per l’uomo.
Il Mustang ha un’altezza al garrese che oscilla tra i 140 e i 150 cm. La testa è piccola e ben fatta, il muso è rettilineo, le narici sono piuttosto aperte; l’incollatura è corta ma muscolosa, il garrese poco marcato e il dorso corto, con una groppa bassa e inclinata. Gli arti sono asciutti e duri e gli zoccoli solidi permettono al Mustang di affrontare senza problemi le asperità del terreno. Essendo frutto di incroci non controllati il Mustang può avere ogni varietà di colore del proprio mantello. I mantelli più frequenti sono il falbo, il roano, il sorcino e l’isabella; la coda i crini e le estremità degli arti sono scuri.
I Mustang vivono in gruppi di circa 15 individui dove lo stallone è il capobranco. Quest’ultimo deve difendere sé e gli altri cavalli dagli altri stalloni, che tentano di sottrargli il branco, e dai predatori come puma, orsi e coyote che minacciano i puledri. Il Mustang ha, quindi, un grande senso gregario, e conserva, anche se allevato, lo spirito di cavallo libero e selvaggio. E’ comunque un fedele compagno dell’uomo, aiutandolo soprattutto nella cura delle mandrie.
Oggi questi cavalli sono visti come un fastidio poiché mangiano e rovinano i pascoli che dovrebbero essere, secondo gli allevatori di bestiame, ad uso esclusivo dei propri animali. Così è incominciata una vera e propria mattanza dei Mustang, alcuni dei quali ridotti a vivere in una riserva del Nevada nonostante le proteste e le azioni continue degli animalisti.
Le stime contano una popolazione compresa fra i 40.000 e i 100.000 capi, la metà dei quali concentrata proprio nello stato del Nevada.
All’epoca della prima colonizzazione americana ad opera degli Spagnoli, i progenitori di questa razza erano molto diffusi soprattutto nella zona dell'attuale Messico, della California e del Texas. Inizialmente, gli indigeni del Messico, che non conoscevano il cavallo, ne rimasero terrorizzati; presto, però, compresero la grande utilità di questo animale, che poteva essere usato sia in guerra che per la caccia. Dopo essersi procurati alcuni cavalli, cominciarono ad allevarli, selezionando i soggetti migliori e lasciando liberi quelli meno interessanti. Molti cavalli tornarono, quindi, in libertà, formando grossi branchi, che si spostavano attraverso tutto il continente, fino al Canada. Durante i loro spostamenti questi cavalli si incrociarono con altre razze importate negli Stati Uniti.
Quando i coloni americani si lanciarono alla conquista del selvaggio west, nel corso del XIX secolo, cominciarono a catturare i Mustang, soprattutto per utilizzarli nella cura delle mandrie.
Agli inizi del '900 si contavano circa un milione di cavalli, in buona parte selvaggi, soprattutto nell’Ovest degli Stati Uniti. Essi furono selvaggiamente abbattuti per farne cibo per gli animali e per l’uomo.
Il Mustang ha un’altezza al garrese che oscilla tra i 140 e i 150 cm. La testa è piccola e ben fatta, il muso è rettilineo, le narici sono piuttosto aperte; l’incollatura è corta ma muscolosa, il garrese poco marcato e il dorso corto, con una groppa bassa e inclinata. Gli arti sono asciutti e duri e gli zoccoli solidi permettono al Mustang di affrontare senza problemi le asperità del terreno. Essendo frutto di incroci non controllati il Mustang può avere ogni varietà di colore del proprio mantello. I mantelli più frequenti sono il falbo, il roano, il sorcino e l’isabella; la coda i crini e le estremità degli arti sono scuri.
I Mustang vivono in gruppi di circa 15 individui dove lo stallone è il capobranco. Quest’ultimo deve difendere sé e gli altri cavalli dagli altri stalloni, che tentano di sottrargli il branco, e dai predatori come puma, orsi e coyote che minacciano i puledri. Il Mustang ha, quindi, un grande senso gregario, e conserva, anche se allevato, lo spirito di cavallo libero e selvaggio. E’ comunque un fedele compagno dell’uomo, aiutandolo soprattutto nella cura delle mandrie.
Oggi questi cavalli sono visti come un fastidio poiché mangiano e rovinano i pascoli che dovrebbero essere, secondo gli allevatori di bestiame, ad uso esclusivo dei propri animali. Così è incominciata una vera e propria mattanza dei Mustang, alcuni dei quali ridotti a vivere in una riserva del Nevada nonostante le proteste e le azioni continue degli animalisti.
Le stime contano una popolazione compresa fra i 40.000 e i 100.000 capi, la metà dei quali concentrata proprio nello stato del Nevada.
IL NEVADA
Il Nevada è uno Stato federale degli Stati Uniti d’America, ceduto agli USA dal Messico nel 1848. Esso si estende sul versante occidentale delle Montagne Rocciose e prende il nome dalla Sierra Nevada che lo limita a Ovest, mentre confina a Nord con l’Oregon e l’Idaho, a Est con l’Utah e l’Arizona, a Sud e a Ovest con la California.
Il territorio del Nevada è in gran parte desertico e semiarido.
Nel Nevada l’agricoltura (cereali, patate, barbabietole da zucchero) è sviluppata principalmente lungo i corsi d’acqua, sfruttati per l’irrigazione.
Con una popolazione di poco più di 40.000 persone, il Nevada era di gran lunga lo Stato meno popolato nel 1900. Ma la legalizzazione del gioco d’azzardo e i veloci procedimenti di matrimonio e divorzio hanno trasformato il Nevada nel XX secolo in una meta turistica particolarmente ambita. Infatti, oggi molti degli abitanti del Nevada vivono nell'area metropolitana di Las Vegas-Paradise, in cui si trovano le tre più grandi città dello Stato. La capitale del Nevada è Carson City. Lo stato è ufficialmente conosciuto come The Silver State ("Lo Stato d'argento") e il suo motto è All for our Country ("Tutto per il nostro paese").
Il Nevada è noto per le sue leggi libertarie. Esso è l’unico stato in cui la prostituzione è legale in 12 contee, escluse quelle di Clark e di Washoe, che contengono rispettivamente Las Vegas e Reno, nonché a Carson City.
L'industria del turismo rimane la più grande fonte di occupazione e guadagno del Nevada, con il settore minerario che continua ad essere un settore particolarmente rilevante nell'economia locale, facendo del Nevada il quarto più grande produttore di oro al mondo.
Il territorio del Nevada è in gran parte desertico e semiarido.
Nel Nevada l’agricoltura (cereali, patate, barbabietole da zucchero) è sviluppata principalmente lungo i corsi d’acqua, sfruttati per l’irrigazione.
Con una popolazione di poco più di 40.000 persone, il Nevada era di gran lunga lo Stato meno popolato nel 1900. Ma la legalizzazione del gioco d’azzardo e i veloci procedimenti di matrimonio e divorzio hanno trasformato il Nevada nel XX secolo in una meta turistica particolarmente ambita. Infatti, oggi molti degli abitanti del Nevada vivono nell'area metropolitana di Las Vegas-Paradise, in cui si trovano le tre più grandi città dello Stato. La capitale del Nevada è Carson City. Lo stato è ufficialmente conosciuto come The Silver State ("Lo Stato d'argento") e il suo motto è All for our Country ("Tutto per il nostro paese").
Il Nevada è noto per le sue leggi libertarie. Esso è l’unico stato in cui la prostituzione è legale in 12 contee, escluse quelle di Clark e di Washoe, che contengono rispettivamente Las Vegas e Reno, nonché a Carson City.
L'industria del turismo rimane la più grande fonte di occupazione e guadagno del Nevada, con il settore minerario che continua ad essere un settore particolarmente rilevante nell'economia locale, facendo del Nevada il quarto più grande produttore di oro al mondo.
GLI STATI UNITI D'AMERICA
Gli Stati Uniti d’America sono una repubblica federale dell’America Settentrionale, il cui territorio comprende 50 Stati membri e un distretto federale, il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington.
Gli stati del Mainland, ossia i 48 stati contigui degli Stati Uniti d’America sono compresi tra il Canada e il Messico. Sono bagnati a Ovest dall’Oceano Pacifico, a Est dall’Oceano Atlantico, mentre a Sud si affacciano sul Golfo del Messico.
Annoverati tra i 50 stati ci sono anche l’Alaska, separata dagli altri stati dal Canada, e le Hawaii, che si trovano nell’Oceano Pacifico del Nord, di fronte alla California.
Gli Stati Uniti d’America sono stati fondati il 4 Luglio 1776 da 13 colonie della Gran Bretagna, situate lungo la costa atlantica, che, con la Dichiarazione d’Indipendenza, hanno proclamato la loro indipendenza dalla Gran Bretagna.
Gli Stati Uniti sono il quarto Paese al mondo per estensione e il terzo più popolato, con oltre 300 milioni di abitanti.
ll territorio continentale può essere distinto in quattro zone principali, allungate nel senso dei meridiani: dal Pacifico all’Atlantico si incontra dapprima una regione di alti rilievi; più a Est, si aprono grandi estensioni pianeggianti percorse dai fiumi Mississippi-Missouri; a seguire un’altra zona montuosa, più antica, e infine la costa atlantica, generalmente bassa e poco estesa.
Gli Stati Uniti sono il Paese con la maggior diversità etnica. I primi a costituire colonie nell’attuale territorio degli Stati Uniti furono gli inglesi; in seguito vennero importati un gran numero di neri africani, progenitori di quelli che oggi sono chiamati afroamericani. Il vero popolamento avvenne tra il 1850 e la Prima Guerra Mondiale, quando gli Stati Uniti accolsero circa 50 milioni di immigrati. Oggi la popolazione degli Stati Uniti si concentra nella zona dei Grandi Laghi, lungo la costa atlantica, tra Boston e Washington, e lungo la costa pacifica, tra San Francisco e Los Angeles.
A parte l’Alaska, il territorio statunitense ricade nella fascia delle latitudini temperate e si affaccia su due oceani e su un mare caldo a Sud, ma è caratterizzato da climi più continentali che oceanici, a causa delle catene montuose lungo la costa pacifica, che limitano l’influenza dell’oceano e dei venti occidentali a una ristretta fascia costiera.
Gli Stati Uniti d’America sono la prima potenza economica mondiale. Rispetto agli altri paesi di dimensioni geografiche più vaste, presentano alcuni vantaggi: l’area coltivabile è molto ampia e le risorse minerarie sono ingentissime. Il Paese primeggia in tutti i settori industriali, nell’agricoltura e nel terziario.
L’agricoltura statunitense, ampiamente meccanizzata, produce cereali, soia, cotone, lino, tabacco, frutta, agrumi, vite. Sono importanti nel settore primario anche l’allevamento e la pesca.
Il punto di forza dell’industria degli Stati Uniti sono, invece, le industrie tecnologicamente avanzate, soprattutto nei settori elettronico, informatico, aeronautico, aerospaziale e farmaceutico.
Il settore terziario, invece, che occupa il 78% della popolazione attiva, contempla tra le attività maggiormente sviluppate la grande distribuzione commerciale, i trasporti, il turismo.
Il 44° e attuale presidente degli Stati Uniti è Barack Obama, eletto per la prima volta il 4 novembre 2008 con il 53% dei voti e riconfermato per un secondo mandato nel novembre 2012. Si tratta del primo afroamericano a ricoprire questa carica.
La residenza del Presidente è situata a Washinton ed è denominata Casa Bianca o White House.
Il prossimo novembre si svolgeranno le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Per la prima volta a correre per la carica anche una donna: Hillary Clinton, la candidata del Partito Democratico.
Gli stati del Mainland, ossia i 48 stati contigui degli Stati Uniti d’America sono compresi tra il Canada e il Messico. Sono bagnati a Ovest dall’Oceano Pacifico, a Est dall’Oceano Atlantico, mentre a Sud si affacciano sul Golfo del Messico.
Annoverati tra i 50 stati ci sono anche l’Alaska, separata dagli altri stati dal Canada, e le Hawaii, che si trovano nell’Oceano Pacifico del Nord, di fronte alla California.
Gli Stati Uniti d’America sono stati fondati il 4 Luglio 1776 da 13 colonie della Gran Bretagna, situate lungo la costa atlantica, che, con la Dichiarazione d’Indipendenza, hanno proclamato la loro indipendenza dalla Gran Bretagna.
Gli Stati Uniti sono il quarto Paese al mondo per estensione e il terzo più popolato, con oltre 300 milioni di abitanti.
ll territorio continentale può essere distinto in quattro zone principali, allungate nel senso dei meridiani: dal Pacifico all’Atlantico si incontra dapprima una regione di alti rilievi; più a Est, si aprono grandi estensioni pianeggianti percorse dai fiumi Mississippi-Missouri; a seguire un’altra zona montuosa, più antica, e infine la costa atlantica, generalmente bassa e poco estesa.
Gli Stati Uniti sono il Paese con la maggior diversità etnica. I primi a costituire colonie nell’attuale territorio degli Stati Uniti furono gli inglesi; in seguito vennero importati un gran numero di neri africani, progenitori di quelli che oggi sono chiamati afroamericani. Il vero popolamento avvenne tra il 1850 e la Prima Guerra Mondiale, quando gli Stati Uniti accolsero circa 50 milioni di immigrati. Oggi la popolazione degli Stati Uniti si concentra nella zona dei Grandi Laghi, lungo la costa atlantica, tra Boston e Washington, e lungo la costa pacifica, tra San Francisco e Los Angeles.
A parte l’Alaska, il territorio statunitense ricade nella fascia delle latitudini temperate e si affaccia su due oceani e su un mare caldo a Sud, ma è caratterizzato da climi più continentali che oceanici, a causa delle catene montuose lungo la costa pacifica, che limitano l’influenza dell’oceano e dei venti occidentali a una ristretta fascia costiera.
Gli Stati Uniti d’America sono la prima potenza economica mondiale. Rispetto agli altri paesi di dimensioni geografiche più vaste, presentano alcuni vantaggi: l’area coltivabile è molto ampia e le risorse minerarie sono ingentissime. Il Paese primeggia in tutti i settori industriali, nell’agricoltura e nel terziario.
L’agricoltura statunitense, ampiamente meccanizzata, produce cereali, soia, cotone, lino, tabacco, frutta, agrumi, vite. Sono importanti nel settore primario anche l’allevamento e la pesca.
Il punto di forza dell’industria degli Stati Uniti sono, invece, le industrie tecnologicamente avanzate, soprattutto nei settori elettronico, informatico, aeronautico, aerospaziale e farmaceutico.
Il settore terziario, invece, che occupa il 78% della popolazione attiva, contempla tra le attività maggiormente sviluppate la grande distribuzione commerciale, i trasporti, il turismo.
Il 44° e attuale presidente degli Stati Uniti è Barack Obama, eletto per la prima volta il 4 novembre 2008 con il 53% dei voti e riconfermato per un secondo mandato nel novembre 2012. Si tratta del primo afroamericano a ricoprire questa carica.
La residenza del Presidente è situata a Washinton ed è denominata Casa Bianca o White House.
Il prossimo novembre si svolgeranno le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Per la prima volta a correre per la carica anche una donna: Hillary Clinton, la candidata del Partito Democratico.