La disciplina del dressage comprende una specialità denominata Kur o Free style.
In questo caso il cavaliere deve eseguire una ripresa, da lui creata, che contenga i movimenti obbligatori della categoria di appartenenza, il tutto accompagnato da musica. Il ritmo della musica deve seguire il più possibile il ritmo del cavallo, nelle varie andature (passo, trotto, galoppo). Le categorie del Free style sono:
Nella ripresa E devono essere presenti tutte e 3 le andature: passo, trotto e galoppo.
A partire dalla categoria M, è giudicato anche il rischio che il cavaliere si assume: spetta al cavaliere decidere se eseguire una ripresa facile o complessa, a suo rischio o a suo guadagno. Ad esempio, eseguire benino una ripresa difficile dà più punti che eseguirne bene una facile. È valutata anche la scelta della musica, che può essere di ogni genere ma meglio non cantata. Per creare la colonna sonora per una Kur i cavalieri si fanno anche comporre appositamente le musiche da musicisti e ne utilizzano a volte più di 5 diverse.
La Kur o Free style del dressage ricorda il balletto
In questo caso il cavaliere deve eseguire una ripresa, da lui creata, che contenga i movimenti obbligatori della categoria di appartenenza, il tutto accompagnato da musica. Il ritmo della musica deve seguire il più possibile il ritmo del cavallo, nelle varie andature (passo, trotto, galoppo). Le categorie del Free style sono:
- la E (elementare),
- la F (facile),
- la M (media),
- la D o Grand Prix (difficile)
Nella ripresa E devono essere presenti tutte e 3 le andature: passo, trotto e galoppo.
A partire dalla categoria M, è giudicato anche il rischio che il cavaliere si assume: spetta al cavaliere decidere se eseguire una ripresa facile o complessa, a suo rischio o a suo guadagno. Ad esempio, eseguire benino una ripresa difficile dà più punti che eseguirne bene una facile. È valutata anche la scelta della musica, che può essere di ogni genere ma meglio non cantata. Per creare la colonna sonora per una Kur i cavalieri si fanno anche comporre appositamente le musiche da musicisti e ne utilizzano a volte più di 5 diverse.
La Kur o Free style del dressage ricorda il balletto
IL BALLETTO
Il balletto, così come lo conosciamo oggi, è uno spettacolo in cui una determinata azione scenica viene rappresentata per mezzo della danza e della pantomima. Il balletto è spesso accompagnato da musica ed interpretato da danzatori secondo una coreografia predeterminata. Esso racconta, attraverso i movimenti del corpo, una storia o uno stato d’animo.
Il balletto cominciò ad affermarsi presso le corti nobiliari d’Italia nel 1400, in un periodo in cui i nobili facevano a gara per circondarsi di artisti. In questo periodo le feste di corte divennero sempre più sfarzose e fantasiose e cominciarono a comprendere rappresentazioni danzate in cui i danzatori non erano professionisti, ma nobili di corte che danzavano per piacere e per dovere. In questi anni comparve nelle corti italiane un nuovo personaggio: il maestro e teorico di danza.
A partire dagli inizi del 1500 il termine “balletto” prese il posto del termine “ballo” e vennero messi in scena i primi spettacoli danzanti, spesso dedicati ad una dama di corte, strutturati attorno ad un filo conduttore, in genere il tema amoroso.
Nel corso del 1500 nacquero in Italia anche le prime scuole di danza, da cui partirono numerosi ballerini disposti ad esportare in tutta Europa le tecniche imparate.
E’ nel 1600 che il balletto conobbe i primi fasti, soprattutto in Francia, grazie all’impegno dei regnanti. Tra questi è sicuramente da ricordare il Re Sole, Luigi XIV, che sembra fosse un amante di quest’arte, tanto da esercitare il balletto fino ai trent’anni, prima di abbandonarlo per motivi fisici. Nel 1661 il Re Sole fondò l’Accademia Reale di Danza, con lo scopo di formare ballerini per le rappresentazioni in suo onore e nel 1700 i ballerini francesi iniziarono ad esibirsi in teatri pubblici.
La nascita del balletto russo coincide, invece, con la fondazione dell'Accademia di Danza avvenuta a San Pietroburgo nel 1738. Quando, nel 1762, Caterina la Grande salì al trono, la sua festa per l'incoronazione fu un imponente spettacolo di danza per il quale furono impiegate circa 4000 persone. Vennero invitati dall'Italia e dalla Francia maestri di balletto per organizzare l'evento. Caterina II contribuì in maniera determinante allo sviluppo della danza in Russia. Chiamò i migliori coreografi dall'Europa ad insegnare nell'Accademia.
Nel 1909 un impresario russo rilanciò il balletto russo attraverso la fondazione dei Ballets Russes, spettacoli caratterizzati dall’unione di pittura, musica e danza. I Ballets Russes spopolarono in Europa e misero in luce personalità della danza importantissime. Quando la compagnia si sciolse nel 1929 i danzatori e i coreografi si unirono ad altre compagnie in molte parti del mondo influenzando il balletto in modo determinante ovunque essi andassero.
Anche il balletto, come molte altre forme artistiche, fu inizialmente riservato agli uomini, che interpretavano anche i ruoli femminili grazie a travestimenti. Fu solo in epoca romantica che si affermò il ruolo della ballerina. Nella Francia del 1700 furono due donne e cambiare la figura del ballerino, eliminando le maschere e introducendo l’uso di scarpe senza tacco e gonne più corte. Il tutù, oggi divisa delle ballerine classiche, fu introdotta nel 1800.
L’impegno di Luigi XIV nella diffusione del balletto fu tale che ancora oggi la tecnica accademica prevede un passo da lui eseguito e a lui dedicato che si chiama l’Entrechat Royal.
Il balletto cominciò ad affermarsi presso le corti nobiliari d’Italia nel 1400, in un periodo in cui i nobili facevano a gara per circondarsi di artisti. In questo periodo le feste di corte divennero sempre più sfarzose e fantasiose e cominciarono a comprendere rappresentazioni danzate in cui i danzatori non erano professionisti, ma nobili di corte che danzavano per piacere e per dovere. In questi anni comparve nelle corti italiane un nuovo personaggio: il maestro e teorico di danza.
A partire dagli inizi del 1500 il termine “balletto” prese il posto del termine “ballo” e vennero messi in scena i primi spettacoli danzanti, spesso dedicati ad una dama di corte, strutturati attorno ad un filo conduttore, in genere il tema amoroso.
Nel corso del 1500 nacquero in Italia anche le prime scuole di danza, da cui partirono numerosi ballerini disposti ad esportare in tutta Europa le tecniche imparate.
E’ nel 1600 che il balletto conobbe i primi fasti, soprattutto in Francia, grazie all’impegno dei regnanti. Tra questi è sicuramente da ricordare il Re Sole, Luigi XIV, che sembra fosse un amante di quest’arte, tanto da esercitare il balletto fino ai trent’anni, prima di abbandonarlo per motivi fisici. Nel 1661 il Re Sole fondò l’Accademia Reale di Danza, con lo scopo di formare ballerini per le rappresentazioni in suo onore e nel 1700 i ballerini francesi iniziarono ad esibirsi in teatri pubblici.
La nascita del balletto russo coincide, invece, con la fondazione dell'Accademia di Danza avvenuta a San Pietroburgo nel 1738. Quando, nel 1762, Caterina la Grande salì al trono, la sua festa per l'incoronazione fu un imponente spettacolo di danza per il quale furono impiegate circa 4000 persone. Vennero invitati dall'Italia e dalla Francia maestri di balletto per organizzare l'evento. Caterina II contribuì in maniera determinante allo sviluppo della danza in Russia. Chiamò i migliori coreografi dall'Europa ad insegnare nell'Accademia.
Nel 1909 un impresario russo rilanciò il balletto russo attraverso la fondazione dei Ballets Russes, spettacoli caratterizzati dall’unione di pittura, musica e danza. I Ballets Russes spopolarono in Europa e misero in luce personalità della danza importantissime. Quando la compagnia si sciolse nel 1929 i danzatori e i coreografi si unirono ad altre compagnie in molte parti del mondo influenzando il balletto in modo determinante ovunque essi andassero.
Anche il balletto, come molte altre forme artistiche, fu inizialmente riservato agli uomini, che interpretavano anche i ruoli femminili grazie a travestimenti. Fu solo in epoca romantica che si affermò il ruolo della ballerina. Nella Francia del 1700 furono due donne e cambiare la figura del ballerino, eliminando le maschere e introducendo l’uso di scarpe senza tacco e gonne più corte. Il tutù, oggi divisa delle ballerine classiche, fu introdotta nel 1800.
L’impegno di Luigi XIV nella diffusione del balletto fu tale che ancora oggi la tecnica accademica prevede un passo da lui eseguito e a lui dedicato che si chiama l’Entrechat Royal.